La neuropatia è l'alterazione anatomica e funzionale del sistema nervoso. Questo sistema è composto da tre sezioni: il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale), il sistema nervoso periferico (nervi sensitivi e motori) ed il sistema nervoso vegetativo (che comprende componenti che si localizzano sia nella zona centrale che periferica del sistema nervoso, ma che tuttavia si considera separatemente, in quanto responsabile della regolazione di quelle funzioni automatiche, prive del controllo della coscienza, come il battito cardiaco o la secrezione ormonale).
La neuropatia che si riscontra nel diabete colpisce tutte e tre le sezioni del sistema nervoso, generando sintomi estremamente vari. La sua incidenza è molto elevata, essendo stato indicato da molti autori che essa compare in oltre il 50% dei diabetici. C'è da dire che essa è aumentata negli ultimi anni soprattutto in conseguenza dell'affinamento delle tecniche e degli strumenti di diagnosi. Infatti siamo oggi in grado di svelare anche minime alterazioni del sistema nervoso non accompagnate da alcuna sintomatologia evidente.
Anche per la neuropatia, come per le altre complicanze, vi sono più fattori che possono concorrere al suo sviluppo: oltre all'importanza primaria dell'iperglicemia, bisogna ricordare l'influenza della iperlipidemia (valori alterati di colesterolo e trigliceridi), la presenza di ipertensione arteriosa, l'abitudine al fumo. I sintomi possono essere, come abbiamo detto sopra, quanto mai vari, per l'interessamento del sistema nervoso che regola molte funzioni dell'organismo. Consideriamo separatamente, per motivi di chiarezza, la neuropatia delle tre sezioni del sistema nervoso.
Sistema nervoso periferico
Quando le alterazioni sono a carico di questo settore, costituito da fasci di fibre nervose responsabili della sensibilità e del movimento, si manifestano sintomi caratteristici.
L'alterazione della sensibilità provoca disturbi che inizialmente sono rappresentati da sensazioni anomale come i formicolii, generalmente inizianti nelle estremità inferiori e che si estendono gradualmente più in alto: dalle dita a tutto il piede e quindi alle gambe con una distribuzione simmetrica (ad entrambi gli arti) con una distribuzione cosiddetta "a calza". Con la stessa sequenza si manifestano i disturbi a carico delle mani e le braccia (interessamento "a guanto").
Dal senso di formicolio si può passare al bruciore, alla sensazione di "puntura di spilli", al dolore, che può variare qualitativamente e quantitativamente (dal dolore crampiforme prevalentemente notturno, a fitte lancinanti alle piante dei piedi).
Per quanto riguarda la componente motoria, l'alterazione comporta una profonda debolezza muscolare, soprattutto a carico delle piccole articolazioni; obiettivamente si può osservare una diminuzione delle masse muscolari che nei quadri clinici estremi può condurre a deformazioni caratteristiche di mani e piedi (ad "artiglio di uccello").
La diagnosi della neuropatia periferica si avvale, oltre al fondamentale esame obiettivo neurologico, di metodiche strumentali come l'importantissima elettromiografia (EMG), che consiste nella registrazione delle velocità di conduzione motoria e sensitiva dei nervi esplorati. Lo specialista può interpretare i tracciati elettromiografici indicando con precisione le disfunzioni dei nervi esaminati e quantificandone la gravità.
Sistema nervoso autonomo o vegetativo
E' quella componente del sistema nervoso preposta al controllo di quelle funzioni dell'organismo al di fuori del controllo della coscienza (respirazione, attività cardica, ecc.). Nell'apparato digerente, ad esempio, il sistema nervoso si occupa di regolare i movimenti e la secrezione ghiandolare di stomaco, duodeno, intestinuo tenue e crasso; nel sistema circolatorio controlla il battito cardiaco e la pressione arteriosa; nell'apparato urinario attiva i movimenti vescicali responsabili della minzione. Questi sono solo alcuni esempi delle attività svolte dal sistema nervoso vegetativo, che rendono ragione dello spettro quanto mai vario di sintomi che possono essere generati da una disfunzione di questo importante sistema di regolazione, sintomi che possono trarre in inganno anche i medici, quando non siano posti nella giusta relazione con la presenza della malattia diabetica.
A livello oculare si può avere una ridotta risposta pupillare alla luce, che si ripercuote anche sulla acuità visiva.
Nel distretto gastrointestinale sono coinvolti esofago, stomaco, duodeno, colecisti ed intestino con una sintomatologia che potra' variare a seconda dell'organo colpito: senso di nausea dopo i pasti, rallentato svuotamento gastrico, episodi di diarrea.
A livello urogenitale si avrà la cosiddetta vescica diabetica, caratterizzata da un ritardato stimolo ad urinare, con successiva dilatazione della vescica e perdita di urina. Potranno quindi associarsi frequenti infezioni delle vie urinarie.
Il coinvolgimento del sistema endocrino, deputato nell'organismo alla produzione di ormoni, si ripercuote sulla risposta del diabetico allo stato di ipoglicemia (riduzione dei livelli di glucosio nel sangue): infatti, mentre normalmente in caso di ipoglicemia si ha una secrezione di ormoni (catecolamine) che determina sintomi come la tachicardia, nel diabetico questa risposta ormonale e' ridotta al punto che il paziente non avverte nessuna sintomatologia di allarme, potendo quindi incorrere nei gravi rischi dell'ipoglicemia.
La compromissione del distretto termoregolatore si manifesta con un senso di calore agli arti anche quando questi sono esposti al freddo, con l'assenza di sudorazione al tronco e agli arti ed aumento di sudorazione al volto ed al collo.
Di notevole importanza clinica e' anche la compromissione del distretto cardiovascolare: all'inizio vi è aumento della velocita' dei battiti cardiaci (tachicardia, 90-100 battiti al minuto), mentre tardivamente si puo' manifestare una mancata risposta della frequenza cardiaca al cambio di posizione da quella supina a quella eretta, e alla respirazione profonda.
Un altro importante sintomo e' il calo della pressiona arteriosa (almeno 30 mmHg) che si verifica passando dalla posizione supina e quella eretta e che determina la comparsa di vertigini, ronzii, stato confusionale fino alla perdita di coscienza.
Sistema nervoso centrale
Nel sistema nervoso centrale si possono riscontrare processi degenerativi a carico delle dei neuroni e dei fasci nervosi di encefalo, tronco encefalico, nervi ottici, causati anch'essi dall'iperglicemia diabetica. Queste alterazioni causano deficit delle varie funzioni: cognitive, sensitive, motorie, di memoria, di comportamento, visive ed acustiche.
Vi sono indagini altamente sensibili che possono svelare questi danni anatomibe funzionali. Per prevenire nel miglior modo possibile lo sviluppo di queste complicanze è ancora una volta di fondamentale importanza il controllo della glicemia: riuscire a mentenere uno stato normoglicemico può evitare il perpetuarsi e l'aggravarsi del danno, anche se non puo' sempre consentire la sua regressione.
La cosa piu important eche tu possa fare eseguire una buona alimentazione.L'alimentazione riveste un ruolo di primaria importanza nel soggetto diabetico, al punto che l'applicazione di un corretto regime alimentare viene definita in termini medici come terapia dietetica.
Una dieta personalizzata, impostata , senza comportare sacrifici considerati inaccettabili, puòi raggiungere notevoli risultati terapeutici: in molti casi di diabete di tipo 2 essa puo', anche da sola, permettere un buon controllo metabolico, mentre nel diabete di tipo 1 aiuta comunque a prevenire pericolose oscillazioni della glicemia.Ciao e tanti auguri