sclero non lo so, ma questo è il lichen che conosco: gruppo di dermatiti papulose a eziologia sconosciuta, caratterizzate dalla presenza di lesioni papulose circoscritte, da ispessimento dello strato corneo (legato a una infiltrazione linfoistiocitaria alla giunzione dermo-epidermica) della cute e da una sintomatologia pruriginosa più o meno intensa. I quadri di più frequente osservazione, secondo la tradizionale classificazione, sono: il lichen ruber planus, il lichen scrofulosorum, il lichen simplex e il lichen tricofitico. Il lichen scrofulosorum, dermatosi che può manifestarsi nel corso dell’infezione tubercolare, è caratterizzato dalla presenza di piccole papule con distribuzione figurata; si localizza soprattutto al tronco, ha un decorso lento, senza sintomatologia soggettiva. Il lichen simplex è una dermatosi cronica caratterizzata da una sintomatologia pruriginosa molto intensa; si manifesta con chiazze costituite da piccole papule, alla nuca, alle braccia e alle gambe. Il lichen tricofitico è un’eruzione papulosa che si manifesta nel corso di una dermofizia profonda, in una sede lontana dal focolaio micotico primitivo; si localizza al tronco e agli arti, risparmiando mani e piedi. Secondo una classificazione più moderna, accanto al lichen ruber planus, vengono oggi descritti: il lichen nitidus (non pruriginoso), il lichen striatus, il lichen sclero-atrofico (a localizzazione genitale, probabilmente legato a fattori ormonali, anche chiamato balanite xerotica obliterante nel maschio e craurosi vulvare nella femmina) e la pitiriasi lichenoide (non pruriginosa, forse di origine virale).