Se per "cura" intendi "guarigione" fai attenzione agli specchi per le allodole. rischi di spendere un sacco di tempo e denaro per... nulla
Ribadisco quanto espresso qualche tempo fa ad analoga domanda sulle soluzioni per curare il diabete nellito 1 attualmente conosciute con statistiche di successo alla mano:
Terpia insulinica: 4/5 iniezioni al giorno, per tutta la vita.
Trapianto di pancreas che consiste nel "sostituire" il vecchio pancreas del paziente con quello di un donatore morto. Il paziente trapiantato dovrà seguire scrupolosamente una terapia immunosoppressiva per tutta la vita, n.azienti: 500 in Italia, 50 mila nel mondo, rischio operatorio: 0,5 %, successo: a 5 anni il 70% è insulino-indipendente.
La terapia immuno soppressiva consiste nell'assumere pastiglie che si occupano di far "tollerare" il nuovo organo all'organismo ricevente.
Questa terapia può comportare una riduzione del potere immunitario dell'organismo, con ovvia emersione di altre "debolezze".
In medicina e chirurgia solitamente fra due mali si sceglie il minore, oppure la soluzione del problema più importante.
Ma queste scelte dovrebbero avvenire "a monte" di ogni intervento e non dopo.
Il fatto che il trapianto di pancreas sia così poco diffuso nella cura del solo diabete dovrebbe far riflettere. Se le complicanze sono anche altre allora questa strada potrebbe essere valutabile/percorribile.
Altre soluzioni:
Trapianto di isole donate da cadavere impiantate nel pancreas del paziente con terapia immunosoppressiva fino a quando le betacellule funzionano. 570 pazienti nel mondo ( Sett. 2006 ), rischio operatorio: zero. Successo: a 5 anni, il 50 % è insulino-indipendente
Trapianto di isole INCAPSULATE impiantate nel peritoneo
donate da cadavere senza terapia immunoppressiva. 10 pazienti nel mondo. Rischio operatorio: zero. Successo: in corso di verifica
Trapianto di isole tramite cellule staminali nello stesso pancreas del paziente e con donatore lo stesso paziente senza terapia immunosoppressiva. Pazienti non conociuti. Successo: fin'ora nessuno.
Capite bene che la scienza sta facendo passi da gigante, prima di fare scelte azzardate da cui è impossibile tornare indietro se la qualità di vita ancora ce lo permette forse conviene valutare bene rischi/benefici ed aspettare ;)
Alex (mellito diabetelibero.net)